Tutelare lo studio di Tonino Dal Re, presentata interrogazione in Regione

Tutelare lo studio di Tonino Dal Re, presentata interrogazione in Regione

La Regione intende avanzare richiesta al Soprintendente per tutelare lo studio del pittore imolese Tonino Dal Re come bene culturale? A chiederlo, con una specifica interrogazione, è il capogruppo di Forza Italia in Regione Galeazzo Bignami: nel documento si citano diversi articoli del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio che potrebbero essere applicati proprio al caso del noto pittore originario di Imola.

L’art. 51 del Codice riguarda proprio gli studi d’artista per i quali è vietato modificare la destinazione d’uso qualora dichiarati di interesse particolarmente importante per il loro valore storico. Il procedimento di dichiarazione è previsto dall’art. 14 che demanda anche alla Regione o ad ogni altro ente territoriale il compito di fare richiesta al Soprintendente affinché uno studio d’artista sia dichiarato di interesse culturale “dandone comunicazione al proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo della cosa che ne forma oggetto”;

Franco Dal Re e Nicolas Vacchi

Franco Dal Re, figlio dell’artista, e Nicolas Vacchi

“Tonino Dal Re è stato un pittore imolese che ha lasciato il segno non solo nel panorama artistico imolese ma anche italiano – si legge nell’interrogazione -, tanto da essere ricordato e citato anche nel volume “Porto Franco” di Vittorio Sgarbi. Dopo anni di intensa attività nello studio di Bologna, in via Belfiore 4, nel 1978 Dal Re trasferì lo studio a Imola proseguendo la sua attività che, in quegli anni, si caratterizzò per le diverse fasi del Surrealismo e per il Fantastico visionario”.

Alla luce di queste considerazioni Bignami chiede alla Giunta se intenda, con adeguata motivazione, valutare la possibilità di presentare richiesta alla Soprintendenza affinché lo studio del pittore Tonino Dal Re venga dichiarato di interesse culturale ai sensi degli articoli 14 e 51 del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio.

Intanto, anche in Comune a Imola, il capogruppo di FI Nicolas Vacchi presenterà una mozione analoga, dopo la bocciatura della mozione al bilancio che prevedeva la progettazione della casa/museo dedicata a Dal Re.

“Abbiamo il dovere di tentare tutte le strade per salvaguardare quello che, a tutti gli effetti, è un pezzo di storia, di arte e di cultura della nostra Città – spiega Vacchi -. Secondo il Codice ogni ente territoriale può chiedere che un bene venga dichiarato di interesse culturale, quindi anche il Comune ha competenze specifiche da questo punto di vista. Si tratta di aprire una riflessione doverosa e anche questo è il senso del nostro documento”.

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