Chiudono due sezioni di nido comunali. Imola futuro: “ci sono i fondi, le sezioni vanno recuperate”

Chiudono due sezioni di nido comunali. Imola futuro: “ci sono i fondi, le sezioni vanno recuperate”
IMOLA – Nei giorni scorsi a Imola si è aperto il dibattito sulla chiusura di due sezioni di nido comunali decisa dal Commissario straordinario per via della riduzione del numero delle iscrizioni.
A lanciare l’allarme è Imola futuro, che fa riferimento all’ex assessore alla scuola Giuseppina Brienza.”Per il prossimo anno scolastico, le iscrizioni ai Nidi d’infanzia hanno confermato una consistente richiesta, pari a 350 famiglie richiedenti; questo nonostante il calo delle nascite – afferma Giuseppina Brienza di ImolaFuturo -. Apprendiamo con rammarico che, durante il periodo di commissariamento della città, sono state tagliate in modo arbitrario due sezioni di Nido d’infanzia comunale per un numero di 41 bambini, a favore del sistema privato. Questo andando contro le richieste delle famiglie che avevano scelto il sistema pubblico. Pur affermando il nostro sostegno al sistema integrato, riteniamo che il sistema pubblico gestito direttamente dal Comune vada preservato, anche perché sarà difficilissimo recuperare in futuro le sezioni pubbliche perse».

“Siamo molto delusi dalle affermazioni dell’assessora Resta che dichiara che l’Amministrazione non può farci nulla; sosteniamo invece la richiesta della CGIL di un incontro di chiarimento – continua Brienza -. Riteniamo infatti che questo sia proprio il momento giusto per prendere decisioni di tipo politico su questo tema: il recupero delle sezioni comunali deve avvenire prima dell’inizio dell’anno scolastico”.

I fondi necessari ci sono: a parte i consueti finanziamenti regionali, ci sono anche tutti i nuovi finanziamenti che il MIUR ha assegnato alle Regioni per il triennio 2018/2020 (decreto 65/2017). Finanziamenti che per il solo 2018 prevedono per Imola due rate da 367.000 euro, di cui una già pervenuta nella scorsa primavera. Questi fondi servono a permettere ai Comuni di soddisfare le domande di iscrizione ai Nidi, di calmierare le rette e mettere in atto le azioni a sostegno dei servizi all’infanzia e dell’attuazione del sistema 0- 6 anni”.

Sulla vicenda interviene anche il CSA che contesta la scelta del commissario ritenendola “una scelta politica, che va oltre l’ordinaria amministrazione, e che il CSA ha stigmatizzato con una lettera il 6 giugno scorso alla quale il Commissario, e nessuno degli altri soggetti interessati, ha risposto”.
“Il CSA – prosegue la nota – ha incontrato l’assessore alla scuola due settimane fa per chiedere chiarimenti sulla questione e non ha ritenuto di pretendere l’annullamento di due convenzioni private se, a questa stagione, gli operatori sono già stati impegnati dalla coop e dovessero perdere il posto di lavoro.
Ove fosse possibile riteniamo invece opportuno riaprire le 2 sezioni pubbliche ora chiuse.
Il CSA ha chiesto comunque un impegno formale della Giunta a riaprire, nel prossimo anno scolastico, le due sezioni di nido comunali chiuse e, se resta inalterato il numero delle iscrizioni, a chiudere decisamente e in tempo utile, due convenzioni col privato. Il CSA ha inoltre chiesto di rivedere il processo di esternalizzazione delle 3 sezioni della materna comunale “Gasparetto” (Zolino), da tempo appaltate all’esterno, essendo in scadenza l’appalto messo in atto dalla precedente amministrazione”.

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