Obbligo vaccinale, Imola futuro: “Il Governo mette le scuole in difficoltà”

Obbligo vaccinale, Imola futuro: “Il Governo mette le scuole in difficoltà”

«L’approvazione del Decreto 91/2018 da parte del governo pentaleghista avrà l’effetto deleterio di concedere alle famiglie ancora non in regola con le vaccinazioni una proroga di un anno: i loro figli potranno frequentare i Nidi e le Scuole d’infanzia, poi… si vedrà. Per tutti gli altri sarà sufficiente un’autocertificazione.» Questo è il commento di Giuseppina Brienza di ImolaFuturo, ex Assessore alla Scuola.

«Ci piacerebbe sapere quali soluzioni saranno proposte per l’anno prossimo, ma l’Italia è il Paese delle eterne proroghe» continua Brienza. «È inutile sottolineare il nostro dissenso rispetto alla linea governativa su un tema che andrebbe affrontato dall’unico punto di vista possibile: quello scientifico. I dati mostrano che i vaccini hanno salvato e salvano ancora milioni di persone, e che basta che la percentuale di persone vaccinate diminuisca per far ricomparire malattie potenzialmente pericolose.»

Intanto però le scuole devono organizzarsi. Un anno fa, a Imola era stato istituito all’interno del Gruppo Consultivo Misto un tavolo formato dagli assessori alla Scuola dei dieci Comuni del Circondario, dai rappresentanti scolastici di scuole pubbliche, private e comunali e dai rappresentanti dell’ASL. «Questo tavolo, da me coordinato» spiega Brienza, «svolse l’importante compito di dare una linea di comportamento condivisa e unica in tema di vaccini e scuola, in base alle disposizione della legge. L’enorme lavoro di controlli incrociati messo in atto dall’ASL permise di inviare a ogni famiglia la sua personale posizione in merito alle vaccinazioni, e di far pervenire alle scuole l’elenco dei bambini non in regola. In questo modo né le famiglie né le scuole hanno avuto problemi organizzativi. Persino le comunicazioni da mandare alle famiglie furono concordate, in modo che non ci fossero discrepanze tra una scuola e un’altra.»

«Quest’anno, purtroppo, il meccanismo sembra destinato a saltare; con l’autocertificazione, saranno le scuole attraverso i loro Dirigenti scolastici ad assumersi la responsabilità dei controlli. Controlli che dovranno essere fatti in modo rigoroso, visto che, la composizione delle classi dipenderà anche dal numero di bambini non vaccinati presenti e soprattutto dalla presenza di bambini che, per motivi di salute, il vaccino non possono farlo. A poco son serviti i pareri contrari dell’Ordine dei medici, delle Società scientifiche e delle Regioni che, come l’Emilia Romagna, sono pronte a impugnare le decisioni del Governo ed a legiferare per disattendere le nuove indicazioni date dal Ministero della Salute e dalla Ministra Grillo, che auspica un incomprensibile “obbligo flessibile”. L’Associazione Nazionale Presidi è preoccupata perchè, ancora una volta, saranno le scuole a doversi sobbarcare l’onere organizzativo e la respnsabilità.»

«Il diritto alla salute e il diritto alla frequenza scolastica sono diritti imprescindibili dei bambini e delle bambine, che non possono scegliersi la famiglia di nascita» prosegue Brienza. «Pensiamo che questi temi vadano discussi, come l’anno scorso anno, al tavolo preposto. Chiediamo pertanto all’Amministrazione e all’Assessore alla Scuola Claudia Resta come intendono rapportarsi con le famiglie e con i Comuni del Circondario, l’ASL e i Dirigenti scolastici. Le famiglie devono sapere come comportarsi prima dell’inizio dell’anno scolastico, e le scuole devono essere supportate dall’Amministrazione nel loro compito.»

« ImolaFuturo organizzerà per l’autunno alcuni incontri su questo tema», conclude Brienza. «È importante trovare il modo di parlare a tutti, informare le famiglie e aiutare i cittadini a capire quali sono le basi scientifiche delle vaccinazioni e perché sono necessarie, superando il tema dell’obbligo.»

 

 

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