Il consigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti, attacca: “Al di là delle dichiarazioni di intenti, si tratta di una fusione mascherata “bella e buona” fra Aziende sanitarie: il rischio è che le decisioni per Imola verranno prese a Bologna. Mentre attendiamo chiarimenti dalla Regione, chiediamo all’amministrazione comunale di Imola di contrastare questa operazione”
“Parliamoci chiaro: l’Organo di governo Metropolitano, voluto dal Nucleo Tecnico che ha elaborato l’intero documento di riorganizzazione metropolitana, toglierà autonomia all’Ausl di Imola. Al di là delle dichiarazioni di intenti su cui poggerebbe il progetto, infatti, si tratta di una fusione mascherata “bella e buona” fra Aziende sanitarie: il rischio attuale è, dunque, che le decisioni inerenti alla Sanità Imola verranno prese a Bologna”.
Il consigliere regionale della Lega Nord, Daniele Marchetti, stigmatizza così il progetto che vorrebbe che l’Organo di governo Metropolitano diventasse luogo della governance delle politiche sociali e sanitarie dell’area metropolitana di Bologna.
“Questa mattina – spiega Marchetti – il direttore generale dell’Ausl di Imola, Andrea Rossi, in commissione Sanità del Comune di Imola ha prima dichiarato che l’Organo di governo metropolitano non sarà altro che un organismo collegiale per coordinare le varie direzioni delle Aziende sanitarie della città metropolitana per le attività comuni, dopodiché, in un secondo momento, ha sostenuto che sarebbe necessaria la sua istituzione perché oggi basta la contrarietà di una sola direzione per far saltare tutto. Questo conferma che l’organo di governo metropolitano imbriglierà la nostra Azienda Usl”.
“A questo punto – chiosa il consigliere leghista – mentre attendiamo chiarimenti dalla Regione, chiediamo all’amministrazione comunale di Imola di contrastare di opporsi all’istituzione di un Organo di governo Metropolitano e di qualsiasi altro soggetto che possa limitare l’autonomia della nostra Azienda Usl”.
