Dov’è finito il modello di scuola territoriale nel panorama politico cittadino?

Dov’è finito il modello  di scuola territoriale nel panorama politico cittadino?

Riceviamo e pubblichiamo da Giuseppina Brienza – Coordinatrice Italia in Comune Circondario Imolese

Italia in Comune Circondario imolese, vorrebbe sottolineare e far presente ai cittadini che molti servizi, devono essere potenziati; un esempio fra tutti? Il trasporto scolastico.  Chi abita nelle frazioni ha diritto di usufruire di un servizio, che garantisca pari opportunità  con chi abita ad Imola,  per poter frequentare i luoghi della cultura e della formazione: le aule, la biblioteca, i musei e i teatri.  Le soglie ISEE esistenti, nate per chiedere le agevolazioni delle rette dei nidi e della mensa scolastica, pur essendo buone, dovrebbero essere migliorate, nell’ottica di un sistema più equo e di sostegno per le fasce più deboli di cittadini. In particolare nel settore infanzia, dove  è necessario sfruttare nuovi fondi regionali e statali, che consentirebbero di  affrontare innovazioni e riorganizzazioni, opportunità che purtroppo vengono attualmente sprecate. I progetti di integrazione e di sostegno alle disabilità poi, soprattutto in alcune scuole del centro storico, attendono anch’esse innovazioni e nuove formule, per garantire servizi migliori e risolutivi di alcune questioni che, nel corso degli anni sono sì migliorate, ma che ancora non hanno trovato soluzioni definitive.

La nuova amministrazione finora si è resa protagonista solamente di campagne, legittime negli intenti, ma a esclusivo scopo propagandistico. Di recente si è   parlato di aderire a campagne di buonsenso come il Plastic Free Challenge, per liberarsi della plastica usa e getta partendo dalle mense scolastiche, senza però mettere in evidenza che le mense delle nostre scuole sono già  da sempre libere da posate, bicchieri e stoviglie di plastica e dove l’acqua è da sempre offerta in caraffa e non in bottigliette di plastica. Diversa cosa è la distribuzione di bevande e alimenti nei distributori automatici, argomento ben più complesso, che non coinvolge solo scelte da parte dell’amministrazione, ma un piano di intenti con le aziende che erogano alimenti in confezioni usa e getta e che deve essere giustamente affrontato.

Italia in Comune invita l’amministrazione imolese ad una maggiore attenzione alla comunicazione che può essere fuorviante e alla tutela di progetti innovativi che non stanno più trovando una applicazione adeguata nel nostro sistema scolastico.

Non ci si può affidare solamente alla buona volontà dei singoli Dirigenti scolastici o di un singolo polo scolastico. Comincia a mancare una visione di territorio e di futuro comune nella nostra città, un progetto che si occupi dei nostri giovani dai nidi d’infanzia alla formazione Universitaria, passando dalla rete degli istituti superiori del territorio, senza dimenticarsi la grande eccellenza rappresentata dall’Accademia Musicale Pianistica “Incontri con il Maestro” e degli Istituti Tecnici Superiori presenti nella nostra regione, (meccatronica e indirizzo biomedicale in primis).

Imola  deve ritrovare quella spinta propulsiva che l’ha sempre caratterizzata e proporre idee nuove per un vero cambiamento.

Italia in Comune ha molte proposte e sta preparando l’alternativa; a questo scopo ,  è aperta al dialogo con chi ha voglia di confrontarsi su questi temi in modo costruttivo.

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