Imola, OSS aggredita con un pugno da un paziente

Imola, OSS aggredita con un pugno da un paziente

I Carabinieri di Imola hanno denunciato un 67enne italiano per il reato di lesioni personali cagionate agli esercenti professioni sanitarie. I fatti risalgono a domenica mattina, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola hanno ricevuto la telefonata di un medico che riferiva di una sua collaboratrice aggredita da un paziente all’interno dell’Ospedale Santa Maria della Scaletta.

Il sanitario riferiva che l’aggressore si era poi allontanato dalla struttura. Nel frattempo i Carabinieri ricevevano anche una telefonata da un cliente di un bar situato nelle vicinanze dell’ospedale, il quale riferiva di aver notato una persona anziana girovagare con un ago a farfalla di quelli utilizzati per le flebo inserito in un braccio. Rintracciato dai Carabinieri, l’uomo, 67enne italiano, individuato quale l’autore dell’aggressione avvenuta poco prima in ospedale, è stato riportato nella struttura sanitaria a bordo di un’ambulanza. Ricostruendo la dinamica dei fatti, i Carabinieri hanno accertato che l’operatrice socio sanitaria, una 49enne moldava, era stata colpita in faccia con un pugno dall’uomo, infastidito dal fatto che la donna lo aveva invitato a ritornare nel proprio letto dopo essersi allontanato dal reparto. Soccorsa dai suoi colleghi, la donna è stata medicata e dimessa con una prognosi di un paio di giorni per un trauma cranico non commotivo. A seguito dei fatti il 67enne, incensurato, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Bologna. Presso la sua abitazione i Carabinieri hanno ritirato precauzionalmente 8 fucili da caccia e 155 cartucce di vario calibro, tutto regolarmente denunciato.

Sull’accaduto è giunta anche la nota dell’Ausl: “In merito all’episodio di aggressione con successivo allontanamento del paziente occorso domenica scorsa presso un reparto dell’Ospedale di Imola, va precisato che la persona ricoverata presentava già da alcuni giorni uno stato di disorientamento ed agitazione psico-motoria connesso al proprio stato di salute ed alla terapia farmacologica in atto. L’Operatrice SocioSanitaria aggredita stava, di fatto, cercando di bloccare il tentativo di fuga del paziente.  L’équipe, una volta soccorsa la collega e verificato che il paziente era riuscito ad allontanarsi, ha subito, come da procedura,  allertato le Forze dell’Ordine,  che in brevissimo tempo hanno riportato il paziente in ospedale. Si precisa infine che in caso di aggressione di tipo fisico contro un operatore sanitario, viene sempre presentata una denuncia all’Autorità Giudiziaria”. 

 

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