Castel del Rio, nasce l’associazione di pescatori

Castel del Rio, nasce l’associazione di pescatori

Riceviamo e pubblichiamo dalla neonata associazione di pescatori con sede a Castel del Rio

Si e’ da qualche mese costituita l’ ASP ValSanterno , come associazione di pescatori , basata esclusivamente sul volontariato, per provare a rimettere in moto il Santerno dal punto di vista della pesca sportiva .

La sede dell’ associazione si trova in uno dei paesi simbolo della pesca nel fiume Santerno, ovvero Castel del Rio, all’interno del bellissimo Palazzo Alidosi; il presidente è Simone Loreti, pescatore conosciutissimo sia in zona, sia nel mondo delle gare in fiume in quanto campione italiano di pesca pratica in fiume nel 2016; il consiglio direttivo è un mix tra “vecchie” glorie della pesca Imolese e giovani emergenti con tanto entusiasmo e voglia di fare.

L’idea, nata circa un anno fa quasi per caso, sulle colline di Imola, da un gruppo amici, è andata pian piano prendendo la propria la forma e delineando i propri obbiettivi. Prima di partire con tutta la parte burocratica, il progetto in linea di massima, è stato condiviso a titolo solo di indicazione e di obbiettivi , con varie istituzioni ed enti del luogo. L’ associazione e’ aperta a tutti, pescatori, ambientalisti e a chiunque abbia a cuore la valle del fiume Santerno o che comunque ritenga che per valorizzare la vallata si possa anche solo partire dalla salvaguardia del suo fiume. Siamo fermamente convinti che, grazie a queste iniziative,  più gente si riesce a portare in riva a un fiume , più ne traggono vantaggio anche le attività del territorio che in esso vivono ( bar, ristoranti, agriturismi ecc….) e di conseguenza si possono creare delle sinergie tra le persone che condividono diversi interessi ma su un terreno comune.

Sarebbe forse troppo ambizioso pensare di riportare il Santerno a quello che era un tempo a livello di pesca sportiva, ma siamo fermamente convinti che con un po’ di aiuti sotto forma di immissioni e con un po’ di controlli lungo le sponde, il fiume tornerà a raggiungere gli “antichi splendori”, un vero paradiso per i pescatori; per capirci, quelli che fino a pochi anni fa lo hanno reso tra i fiumi appenninici del versante adriatico uno dei più godibili e frequentati.

Ad oggi il pescatore che si reca nel Santerno, va quasi esclusivamente nella zona no kill di Castel del rio; da una stima approssimativa, su 10 pescatori che sono nel Santerno la domenica, 7 sono in zona no kill; ora e’ pur vero che questo è un tratto di fiume forse unico in Italia, bello paesaggisticamente e ancora godibilissimo al livello di pesca, a prescindere dalla tecnica che si voglia adottare, ed e’ una zona di pesca che deve essere assolutamente salvaguardata e difesa, ma allo stesso tempo è un tratto di fiume sempre più limitato come spot e quindi oramai confinato a quei 6/7 posti molto frequentati nei giorni festivi, specie nella bella stagione. Vorremmo che la zona no kill di CDR fosse per i pescatori una piacevole alternativa per una pescata diversa dal solito, MA vorremmo che il dover andarci non fosse una necessità per non dire un obbligo, dovuto al fatto che nel resto del fiume non si prende più un pesce.

Vorremmo, insomma, che la zona no kill di CDR fosse la ciliegina su una torta già gustosa di suo .

Approfittiamo di queste righe per dire grazie a coloro che intanto si sono calati in questa avventura, e che hanno già sacrificato parte del loro tempo libero per fare dei tentativi ( chiamiamoli esperimenti ) atti a capire se era possibile tornare a fare qualcosa per il nostro fiume; ringraziamo la associazione “amici del Senio” che tramite il loro presidente Domenico ci ha accolto come fratelli ed indirizzato e consigliato sulla strada da percorrere; ringraziamo il sindaco di Castel del Rio, Alberto Baldazzi per averci ascoltato e messo a disposizione la sede per l’ associazione; e in anticipo ringraziamo quanti saranno con noi da qui in avanti in questa battaglia per ridare al Santerno lo splendore che merita.

 

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